Principi, finalità e criteri di attuazione
(Aggiornamento del 19 luglio 2010)
INDICE DEL DOCUMENTO
1.Presentazione della Carta dei Servizi
2.Mission educativa
3.Principi e fondamenti
3.1.I principi fondamentali della Carta dei Servizi
3.2.Le finalità del servizio
4.Modalità di gestione ed erogazione dei servizi
4.1.L’identità di Primo Nido
4.2.La partecipazione dei genitori
4.3.L’organizzazione
4.4.Criteri di accesso al Primo Nido
4.5.L’inserimento al Primo Nido
4.6.La giornata tipo al Primo Nido
4.7.Lo spazio interno e lo spazio esterno
4.8.Il pranzo e la merenda
5.Qualità
5.1.Livello della qualità della sicurezza
5.2.Livello della qualità alimentare
5.3.Livello della qualità professionale
5.4.Livello della qualità dell’ambiente interno ed esterno
5.5.Livello della qualità della partecipazione delle famiglie
5.6.Modalità di verifica e strumenti
5.6.1.Monitoraggio periodico
5.6.2.Questionario della soddisfazione degli utenti
5.6.3.Supervisione del Servizio
6.Tutela dei diritti degli utenti
6.1.Reclami e violazioni della Carta dei servizi
6.2.Garanzie a tutela dell’utente e tempi di ripristino degli standard
7.Scheda di aggiornamento annuale
7.1.Obiettivi di miglioramento per l’anno 2010/2011
7.2.Sintesi del rapporto annuale di valutazione del servizio
1 – PRESENTAZIONE DELLA CARTA DEI SERVIZI
La presente Carta dei Servizi vuole essere uno strumento di riferimento e di garanzia della qualità dei servizi educativi offerti da questa struttura ai bimbi fino ai 3 anni di età. Il documento consentirà a tutti i soggetti interessati di conoscere gli aspetti generali e più specifici dei Servizi
Le informazioni contenute riguardano principalmente le modalità di gestione e di erogazione dei servizi, gli strumenti di controllo e di garanzia e le procedure che gli utenti devono seguire per le diverse richieste e segnalazioni.
La Carta dei Servizi rappresenta uno strumento di comunicazione, finalizzato al miglioramento della qualità del servizio erogato. E’ uno strumento in grado di concentrare ed orientare le innovazioni, attraverso un processo di valutazione dei risultati da parte degli utenti e degli operatori.
La nostra scelta metodologica di articolare la carta in una parte pluriennale e in una annuale risponde alla visione di un servizio dinamico. Nella sezione pluriennale sono infatti descritti i valori, le finalità, gli standard, le modalità di controllo del servizio di Asilo Nido, mentre in quella annuale i risultati delle valutazioni del servizio e gli obiettivi di miglioramento della qualità.
2 – MISSION EDUCATIVA
La vera felicità di un bambino è sentirsi amato
Primo Nido è un servizio educativo e sociale che accoglie bambini fino ai 3 anni di età; il suo obiettivo è quello di creare un ambiente sano, sicuro ed accogliente per i suoi bambini e per le loro famiglie.
Primo Nido vuole essere un luogo dove personale qualificato, professionalità e disponibilità uniti all’attenzione nell’organizzazione degli spazi interni ed esterni per realizzare ambienti ideali per i bimbi grandi e piccini, siano strumento per garantire il migliore servizio.
Il Progetto Didattico consente ai bambini di avere un contatto diretto con la natura, l’utilizzo di materiali didattici naturali, di gustare un’alimentazione biologica contraddistinta da una dieta esclusivamente vegetariana; un luogo dove ogni bambino può trovare la sua dimensione e stabilità emotiva mettendo in risalto le sue qualità e capacità, sentendosi sempre unico ma contemporaneamente membro di un gruppo di bambini che crescono insieme.
Primo Nido diviene quindi uno spazio in cui ogni bambino può socializzare e apprendere ma soprattutto dove si sente amato, seguito e accompagnato lungo le più importanti fasi della sua crescita personale.
3 – PRINCIPI E FONDAMENTI
3.1 – I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CARTA DEI SERVZI
I principi che sostengono la Carta dei Servizi di “Primo Nido” sono essenzialmente quelli espressi sia nella Costituzione della Repubblica che nella “Convenzione Internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza” del 1989.
La Costituzione definisce:
i cittadini “uguali davanti alla legge, di pari dignità senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali” (art.3);
3.2 – LE FINALITA’ E GLI OBIETTIVI DEL SERVIZIO
Abbiamo cercato di riassumere, nel contesto della complessità del servizio, gli obiettivi primari del servizio svolto dalla nostra organizzazione, ponendo la nostra principale attenzione su:
- garantire ad ogni bambino una crescita equilibrata, armonica e serena tenendo conto dei tempi personali e delle capacità individuali.
-assecondare la sua conquista dell’autonomia
-contribuire alla sua socializzazione
-accrescere le sue capacità psico-motorie
-ampliare la sua sfera affettiva e sociale
-facilitare il suo sviluppo cognitivo
-incoraggiare il linguaggio e la comunicazione verbale
stimolare la fantasia, la curiosità, il movimento, la creatività e tutto ciò che lo rende unico.
4 – MODALITA’ DI GESTIONE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI
4.1 – L’IDENTITA’ DI PRIMO NIDO
Primo Nido è un servizio educativo per la prima infanzia che assicura la coerenza educativa in continuità con l’ambiente familiare e svolge, nella comunità locale, funzioni di formazione permanente per la promozione di una cultura della prima infanzia
Le attività educative all'interno dell’asilo nido sono organizzate privilegiando situazioni di piccolo gruppo e sono tese alla valorizzazione delle diversità individuali. Adeguate strategie sono adottate per consentire un ambientamento graduale e attivo. (diritto all'educazione, al gioco, al riposo, allo sviluppo)
4.2 – LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI
Primo Nido intende favorire la comunicazione tra famiglia e servizio attraverso vari strumenti indicati nel Regolamento Interno di Gestione e nel Progetto Educativo e Psicopedagogico.
Assemblea dei genitori: nei primi mesi dell’anno scolastico le educatrici convocano i genitori di tutti i bambini e le bambine per illustrare l’organizzazione e la programmazione per l’anno in corso.
Progetti genitori: viene organizzato almeno un incontro a cui partecipano esperti e genitori, per considerare gli aspetti riguardanti lo sviluppo e la crescita dei bambini e delle bambine nonché il rapporto genitori/figli e genitori/scuola.
Incontri sezionali: i genitori dei bambini e delle bambine di ogni sezione o gruppo sono convocati dalle proprie educatrici per un resoconto delle attività e per informare delle progettualità didattiche.
Colloqui individuali: ogni sezione organizza i colloqui individuali con i genitori per parlare di argomenti che riguardano vari aspetti della crescita dei bambini e delle bambine.
4.3 – L’ORGANIZZAZIONE
Al nido possono accedere bambini e bambine d’età fino ai tre anni di età, suddivisi, a seconda, dell’età in lattanti (piccoli), semi-divezzi (medi) e divezzi (grandi).
La Legge Regionale 22/2002 indica i seguenti rapporti numerici educatore/minori :
un educatore ogni sei bambini di età inferiore ai 12 mesi;
un educatore ogni otto bambini di età superiore ai 12 mesi.
Primo Nido garantisce il rispetto dei suddetti rapporti.
4.4 – CRITERI DI ACCESSO AL SERVIZIO
Per l’accesso al servizio di asilo nido presso Primo Nido è necessario presentare specifica richiesta presso la sede dell’attività con la specifica delle esigenze di servizio.
4.4.1 – DIRITTO DI PRECEDENZA
Sulla base delle richieste ricevute, l’accesso al servizio potrà essere garantito, fino al raggiungimento della capienza
massima della struttura, secondo i seguenti diritti di precedenza:
a) bambini già frequentanti nello stesso Servizio nel precedente anno scolastico;
b) data di presentazione della richiesta di accesso al servizio.
Si precisa che, su richiesta dell’Amministrazione Comunale e/o dei Servizi Sociali o Sanitari, avranno diritto di precedenza assoluta quei casi di grave disagio sociale accertato.
Inoltre Primo Nido, sempre su richiesta degli organi sopra indicati e compatibilmente con la propria capacità ricettiva, dovrà garantire la precedenza ai bambini con problemi di disabilità fisica o psicologica.
A parità di diritto di precedenza, saranno preferiti:
- bambini con fratelli /sorelle che frequentano la stessa struttura;
- i bambini di maggiore età;
- sorteggio (da applicare nel caso che più bambini risultino avere parità di condizioni).
4.4.2 – AMMISSIONE STRAORDINARIA IN SOVRANNUMERO
Le ammissioni in sovrannumero, possono essere previste, su autorizzazione dell’Amministrazione Comunale, nei casi:
- In caso di fratelli gemelli, se uno è ammesso è garantita l’ammissione dell’altro anche in sovrannumero.
- in caso di segnalazione del Servizio sociale e/o sanitario.
4.5 – L’INSERIMENTO AL NIDO
L’inserimento è il periodo di ambientazione del bimbo al nido ed è il momento più difficile sia per lui che per i genitori presenti. Per i genitori l’inserimento risulterà difficile in quanto si troverà a condividere l’affetto ed il tempo del proprio figlio con altre persone estranee alla famiglia; per il bambino, sarà un momento difficile in quanto, dopo la prima eccitazione per il nuovo ambiente, si sentirà abbandonato e solo.
Per superare con serenità e brevemente questo periodo è necessario che tra genitori e personale educativo si instauri un rapporto di completa fiducia e reciproca collaborazione, facendo sì che il bambino riesca a percepire un’atmosfera di tranquillità e serenità.
L’inserimento avviene così:
La durata dell’inserimento varia dalle 2 alle 4 settimane, è soggettivo e dipende da svariati fattori come il carattere del bambino, il suo attaccamento ai genitori, la sua autonomia, i suoi bisogni.
Per la prima settimana è necessaria la presenza e la disponibilità di uno dei genitori o chi per loro.
4.6 – LA GIORNATA TIPO
La giornata all’asilo nido è scandita da routine quali pranzo, sonno, merenda, cambio e da attività che si svolgono secondo tempi e spazi organizzati dalle educatrici, al fine di accogliere il bisogno di intimità e sicurezza, di orientamento e autonomia dei bambini e delle bambine.
Le esperienze infantili vissute nel nido attivano forme relazionali e processi cognitivi valorizzando il corpo come veicolo primario di percezione della realtà e di conoscenza.
Le educatrici conferiscono identità alle scansioni della giornata integrando momenti differenziati e stili educativi con continuità di senso.
Entratadalle ore 7,30 alle ore 9,00
Colazionedalle ore 8,30 alle ore 9,30
Cambio ed igiene variadalle ore 9,30alle ore 10,00
Attività miratadalle ore 9,40 alle ore 10,50
Pranzo:primo turnodalle ore 11,00alle ore 11,45 ( per i bimbi che fanno ½ giornata)
secondo turnodalle ore 11,45alle ore 12,30 (per i bimbi che fanno giornata intera)
Gioco Libero e preparativi
per uscita e pisolinodalle ore 12,00alle ore 13,00
Pisolinodalle ore 13,00alle ore 15,00
Merendadalle ore 15,00alle ore 15,30
Cambio ed igiene variadalle ore 15,30alle ore 16,00
Gioco libero ed uscitadalle ore 16,00alle ore 18,30
4.7 – LO SPAZIO INTERNO E LO SPAZIO ESTERNO
L’ambiente interno ed esterno è l’elemento fondamentale della progettazione educativa. Le educatrici ne fanno oggetto di ricerca-azione educativa nello svolgimento della loro professione. La descrizione analitica degli spazi è indicata al paragrafo 7 del Progetto Educativo e Psicopedagogico.
Lo spazio può essere organizzato in “angoli educativi”, in “centri di interesse”, in “laboratori”: ogni scelta relativa ad arredi e materiali, alla loro combinazione si riferisce a scelte educative di fondo operate dal gruppo di educatori.
Tali spazi strutturati, più o meno differenziati per fasce di età, offrono ai bambini e alle bambine stimoli e possibilità di esperienze tra le più varie e nello stesso tempo costruttive e complesse.
La strutturazione di zone che delimitano lo spazio e lo configurano in centri per attività diversificate, si fonda sui principi della regia educativa tesa al miglioramento dei rapporti sociali e affettivi a favore della crescita dell’autonomia e delle competenze infantili. I materiali scelti, strutturati e non, sono idonei alle esigenze e al benessere dei bambini e delle bambine e consentono un’ampia gamma di esperienze ludico/espressive vissute con il corpo che connotano l’immagine e la cultura del nido.
In genere ogni sezione ha i propri spazi ed aule per le attività, per il gioco libero, per il pranzo e per il riposo.
Gli spazi esterni sono organizzati in un grande giardino con giochi ed un area per le attività all’aperto.
4.8 – IL PRANZO E LA MERENDA
La somministrazione dei pasti è gestita attraverso la mensa interna gestita dal personale di cucina.
Tutti i menù somministrati sono stati verificati dal competente ufficio dell’ULSS 13 di Mirano – Dolo e prevedono una dieta esclusivamente vegetariana.
La preparazione dei cibi viene effettuata nella giornata stessa in cui il pasto viene offerto ai bambini.
Il menù segue una tabella dietetica adeguata all’età dei bambini per quanto riguarda l’apporto nutrizionale ed energetico.
La cucina e la sala pranzo sono dotati di autorizzazione sanitaria in conformità alla Legge come riportato al precedente capitolo 2.
Le variazioni ai menù sono previste solo per specifici casi ed in ogni caso non potranno essere somministrati carne e pesce:
Allergie o intolleranze alimentari, in tal caso è necessaria un'idonea certificazione medica, che dovrà essere periodicamente aggiornata e che dovrà contenere la data di inizio e termine (se previsto) della variazione al menù.
I pasti sono divisi in tre momenti :
COLAZIONE, dalle ore 8.30
PRANZO, dalle ore 11.00
MERENDA, dalle ore15,00.
I menù proposti sono differenziati in 4 settimane e divisi in invernale ed estivo; essi sono ispirati al modello mediterraneo per cui vengono privilegiati i cereali, i legumi, la verdura e la frutta integrandoli con alimenti proteici come uova e formaggi.
I menù prevedono piatti unici, per esempio alcuni cereali combinati con legumi o con piccole quantità di alimenti proteici (Uova, Formaggi, Soia) .
Questi piatti sono comunque sempre accompagnati da pane, verdura e frutta e costituiscono un pasto equilibrato e completo.
Tutti i prodotti utilizzati per i pasti sono derivati da Agricoltura Biologica, e non si utilizzano materie prime che contengono O.G.M.
Da 6 a 9 mesi
Lo svezzamento che di solito inizia al 6° mese e prevede di rispettare determinate tappe nell’introduzione dei nuovi cibi. Dalla pappa unica, dove tutti i componenti sono mescolati insieme, si potrà passare ad alcuni cibi a pezzettini fino ad arrivare al pasto a più portate. Durante questo periodo viene seguita anche al nido la dieta del proprio pediatra, è pertanto indispensabile che si crei un rapporto informazione reciproca costante tra genitore, educatore e cuoco.
Da 1 a 3 anni
Ad un anno di età il bambino può mangiare a tavola come mangia un adulto purché vengano rispettati alcuni principi: poco sale, pochi zuccheri semplici, niente pepe e condimenti pesanti, frutta e verdura sempre presenti, pochi grassi di origine animale.
Per i bambini che rimangono il pomeriggio è prevista una merenda a base di: pane e marmellata, pane e olio, pane e pomodoro, torta, yogurt, frutta fresca o frullata, biscotti, latte, e gelato
Al nido, i bimbi vivono la pappa come un importante momento di socializzazione, condivisione e relazione e sperimentano gradualmente la propria autonomia e il piacere di un alimentazione sana e diversificata.
Prima dell’inserimento viene chiesto alla famiglia quali sono i cibi introdotti nella dieta del bambino, ciò per consentire all’educatrice di preparare, se necessario, un menù personalizzato (soprattutto in caso di intolleranze, allergie, disturbi intestinali, ecc.) .
Feste al nido
In occasione delle feste al nido i genitori possono contribuire portando dei cibi scelti tra prodotti da forno o di pasticceria di cui sia possibile verificare gli ingredienti e la provenienza, attenendosi a precise disposizioni sanitarie.?
È possibile festeggiare i compleanni al nido e in tal caso accettiamo succhi di frutta e torte confezionate, non “casalinghe” o di pasticceria e senza panna o creme varie.
Il momento del pasto dà modo di stare insieme seguendo un sistema di regole condivise e consente al bambino di provare nuove esperienze del "gusto" e di superare le diffidenze verso i cibi nuovi.
Conoscere gli alimenti significa per il bambino fare conoscenza con l’aspetto visivo, gustativo e tattile del cibo. All’asilo nido il bambino amplia il proprio mondo gustativo e fa nuove esperienze sensoriali.
I bambini mangiano al nido più volentieri perché stanno insieme ai coetanei in un ambiente sereno e accogliente che migliora la predisposizione verso nuovi alimenti e apprezzano cibi semplici e gusti naturali.
Il bambino apprende un ritmo regolare nel consumo dello spuntino mattutino, pranzo e merenda pomeridiana e il rispetto delle principali regole: la corretta postura a tavola, l’igiene relativa alla pulizia delle mani .
Al nido i piatti proposti sono poco elaborati, con ricette semplici ma gustose che attirano la curiosità del bambino. Le tecniche di cottura utilizzate sono al vapore, al forno, al cartoccio.
Gli alimenti nuovi vengono introdotti gradualmente senza forzare il bambino.
Impegno e collaborazione sono necessari da parte di genitori e educatori per favorire l’accettazione degli alimenti, che vanno offerti in un clima sereno senza forzature. L’offerta ripetuta di un alimento in un contesto sociale favorevole, con la guida costante di genitori ed educatori favorisce l’accettazione dell’alimento e l’instaurarsi di un rapporto equilibrato con il cibo.
5 – QUALITA’ – VERIFICA E MISURATORI DI EFFICACIA DEL SERVIZIO
La Carta dei Servizi di Primo Nido integra e completa i principi fissati nei Regolamenti dei servizi all’infanzia della Regione Veneto
Un momento importante e centrale nella definizione della Carta di un servizio, è l’individuazione degli indicatori che danno la fotografia dell’obiettivo di qualità che il servizio ha raggiunto e che intende mantenere.
Gli indicatori, così definiti, sono un punto di riferimento per l’azione amministrativa, per l’attività degli operatori e per gli utenti.
Sono stati analizzati i seguenti aspetti che definiscono la qualità del servizio: la qualità della sicurezza, la qualità alimentare, la qualità professionale, la qualità dell’ambiente interno, la qualità della partecipazione delle famiglie.
Tali aspetti sono descritti da specifiche dimensioni di qualità e dai relativi indicatori:
*Qualità della sicurezza: possesso dei requisiti di legge in materia di sicurezza, documentazione tecnica e controlli periodici da effettuare nelle singole strutture;
*Qualità alimentare: rispetto delle norme igienico-sanitarie per la preparazione e la distribuzione degli alimenti, attenzione nella elaborazione dei menù;
*Qualità professionale: possesso dei titoli di studio richiesti dal ruolo professionale, formazione e aggiornamento professionale, collegialità, modalità pedagogica e organizzativa;
*Qualità dell’ambiente: gestione, organizzazione e attrezzatura degli ambienti destinati ai bambini, alle bambine e agli adulti
*Qualità della partecipazione delle famiglie: relazioni, partecipazione alla gestione sociale, attività extra didattiche, rispetto delle differenze.
5.6 – MODALITA’ DI VERIFICA E STRUMENTI
5.6.1 – MONITORAGGIO PERIODICO
Il Legale Rappresentante della società, unitamente al Coordinatore Psico-Pedagogico incaricato e al Responsabile del Servizio, sostiene il mantenimento e la crescita della qualità erogata da Primo Nido con le seguenti azioni specifiche:
verifica annuale dei misuratori di efficacia del servizio come previsto dall’allegato “D” al DGR 84/2007
attività di formazione specifica per la realizzazione di progetti di miglioramento personalizzati per il singolo servizio
formazione annuale per educatori, personale ausiliario e di cucina
ampliamento dell’offerta formativa con progetti annuali di laboratori e iniziative per bambini e famiglie (natalogie, laboratori, corsi, etc.) realizzati in base a progetti concordati e disponibilità finanziarie.
5.6.2 – QUESTIONARIO DELLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI
Primo Nido, ogni anno, chiede a tutti gli utenti la compilazione di un questionario, anonimo, per la rilevazione della soddisfazione dell’utente.
5.6.3 – SUPERVISIONE DEL SERVIZIO
La supervisione del servizio è curata dal Coordinatore Psicopedagogico con le seguenti modalità:
a) Supporto specialistico al personale educativo (supervisione, condivisione e attuazione delle scelte pedagogiche);
b)supporto alla definizione delle linee pedagogiche del servizio e dei progetti educativi.
Tale supervisione si espliciterà attraverso:
- Momenti di verifica periodica con il collettivo del personale educativo;
- Elaborazione e stesura progetti individualizzati;
- Partecipazione a riunioni/incontri con le famiglie;
- Verifica e documentazione dei risultati: presentazione della relazione finale annuale sul servizio.
Tutte le funzioni del Coordinatore Psicopedagogico sono altresì indicate nel Progetto Educativo e Psicopedagogico della struttura.
6 – TUTELA DEI DIRITTI DEGLI UTENTI
6.1 – RECLAMI E VIOLAZIONI DELLA CARTA DEI SERVIZI
Primo Nido è a disposizione dei cittadini che vogliono presentare reclami e segnalare il mancato rispetto degli impegni fissati dalla Carta.
Come presentare il reclamo
Il reclamo deve essere formulato con chiarezza, per iscritto e con tutte le informazioni necessarie ad individuare il problema e facilitare l'accertamento di quanto segnalato.
A chi inviare il reclamo
Il reclamo scritto, che riporta la dicitura “Al responsabile dei reclami”, deve essere inoltrato a:
PRIMO NIDO SCSARL
Via Cattaneo n. 23 – 30038 Spinea (Venezia)
Fax n. 041/541.40.55 – mail primonido@vodafone.it
Entro 30 giorni di tempo si provvederà a rispondere in forma scritta al reclamo.
6.2 – GARANZIE A TUTELA DELL’UTENTE E TEMPI DI RIPRISTINO DEGLI STANDARD
Nel caso in cui venisse riscontrato il mancato rispetto degli indicatori dei livelli di qualità previsti dalla presente Carta del Servizio di Asilo Nido e dal Regolamento per l’accreditamento, verranno attivate tutte le procedure di ripristino necessarie per ristabilire:
-Livello della qualità della sicurezza
-Livello della qualità alimentare
-Livello della qualità professionale del nido
-Livello della qualità dell’ambiente
-Livello della qualità della partecipazione delle famiglie
*Primo Nido garantisce il ripristino degli indicatori che non determinino la sospensione del servizio entro il tempo massimo di giorni trenta.
7 – SCHEDA DI AGGIORNAMENTO ANNUALE
7.1 – OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO PER L’ANNO SCOLASTICO 2010-2011
Per l’anno scolastico 2010-2011 l’obiettivo di miglioramento consiste nell’ampliamento e aggiornamento dei livelli di qualità, i cui indicatori sono requisiti indispensabili per l’accreditamento.
7.2 – SINTESI DEL RAPPORTO ANNUALE DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Report della rilevazione della soddisfazione dell’utenza al 31 maggio 2010.
Sono stati distribuiti n. 45 questionari di cui n. 32 sono stati restituiti e valutati dal servizio.